Povero Matteo Salvini. Tutti a sparare contro la sua
relazione con Isabella Isoardi. Basta dare un’occhiata sui social per trovare
una lunga lista di commenti impietosi: “Se la Isoardi è arrivata a stare con Salvini
per il suo cervello, pensate a quanto deve avercelo piccolo”;
“Isoardi: ‘Per me in un uomo è importante il cervello’ Qualcuno le spieghi che ‘cervello’ e ‘Salvini’NON
vanno MAI nella stessa frase!”.
E ancora: “La
#Isoardi ammette il flirt con #Salvini. Davanti alle insistenze dello psicanalista”.
Ora a me tutto questo pare un po’ esagerato e, per la mia
volta in vita mia, sto dalla parte di Salvini. Il perché? Perché si sa che
quando un è innamorato vede tutto da una prospettiva diversa, percependo il
mondo in modo migliore di come non lo sia in realtà.

E allora ben venga la Isoardi se riesce a far cambiare a
Salvini i suoi inossidabili punti di vista: magari l’Euro non gli farà più cosi
schifo quando lo userà per offrile una cena, i meridionali non saranno più così
terribili e “terroni” quando si troverà a fare una passeggiata a Napoli o nel
centro di “Roma Ladrona”. Forse sarà anche meno rabbioso e incazzato se gli
bocceranno un’altra proposta di referendum per abrogare la legge Fornero e
persino l’egiziano che incontrerà alle Colonne di S.Lorenzo non verrà più
bollato come “pericoloso immigrato clandestino potenziale terrorista” e magari,
quando gli porgerà la rosa, gliela comprerà pure. Disprezzandolo poco poco, in
maniera intima e quasi impercettibile.
Lo so, è un’utopia. Ma, come dice il proverbio: “Quando il
caso è disperato, la provvidenza è vicina”.
Che poi la provvidenza sia la Isoardi è un altro discorso.