
Certo, i media online amplificano un po' la notizia, definendola "manifesto choc" ed in effetti del cattivo gusto c'è, ma si è visto di peggio. Parlo della
pubblicità che sta suscitando polemiche a Capri che ritrae un corpo femminile disteso a pancia in giù con due fette di prosciutto sul sedere. Mercificazione del corpo femminile si dirà, ed è senz'altro vero.

Lo spot allunga la scia di analoghi ed infelici precedenti: ricordo di quando a Napoli, nello scorso marzo, apparvero cartelloni raffiguranti una donna distesa sul letto, apparentemente senza vita,
per pubblicizzare una marca di strofinacci per la casa .
Ma mentre ormai monta la protesta, soprattutto in rete, e si rimarca il fatto che il Comune di Capri non abbia un assessorato alla Pari Opportunità, mi vorrei soffermare sul claim che accompagna lo spot: "I ham", geniale per promuovere una marca di prosciutti.
Senz'altro più efficace se al posto del sedere ci fosse stato un viso che addenta soddisfatto una fetta di prosciutto, ma non si può azzeccare sempre tutto.