
Se l'agenda setting finisce sotto la gamba traballante della scrivania dell'informazione
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giovedì 31 ottobre 2013
mercoledì 30 ottobre 2013
La lettera a Letta
Sembra uno scioglilingua, ed infatti c'è chi è incappato nell'errore. Su Libero, ecco che il Presidente del Consiglio Enrico Letta diventa (per un giorno) Enrico Lettera. Di dimissioni?
lunedì 28 ottobre 2013
mercoledì 23 ottobre 2013
"I ham", ovvero quando le polemiche offuscano un claim geniale


Ma mentre ormai monta la protesta, soprattutto in rete, e si rimarca il fatto che il Comune di Capri non abbia un assessorato alla Pari Opportunità, mi vorrei soffermare sul claim che accompagna lo spot: "I ham", geniale per promuovere una marca di prosciutti.
Senz'altro più efficace se al posto del sedere ci fosse stato un viso che addenta soddisfatto una fetta di prosciutto, ma non si può azzeccare sempre tutto.
sabato 19 ottobre 2013
martedì 15 ottobre 2013
Pubblicità in TV, lo spread con il quale le aziende fanno i conti
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Secondo l’articolo lo spot
più costoso è il nuovo format All21 creato da Mediaset per
la prossima stagione: dal 23 settembre alle ore 21 andranno in onda in
contemporanea su Canale 5, Italia 1, Rete 4, La5, Mediaset extra, Iris e Top
Crime 30 secondi di pubblicità a reti unificate per la modica
cifra tra i 164 e i 170 mila euro. Pianificare pubblicità nello show
di Gianni Morandi, su Canale 5, comporterà, invece, un investimento di
oltre 110 mila euro a spot. E pure Ballando, su Rai 1, avrà
tariffe piuttosto importanti, con 92 mila euro per 30 secondi di
advertising. Per risparmiare invece tocca rivolgersi alle piccole tv: un
commercial di mezzo minuto su Nat Geo adventure, nella fascia
oraria 19-24, costa appena 125 euro, e su Rock tv ancora
meno: 90 euro.
Insomma, dai listini
commerciali delle concessionarie di Rai, Mediaset, La7 e Sky si
intuiscono meglio, tradotti in euro sonanti, tanti ragionamenti un po’ fumosi
su audience e qualità del target. Nel Tg1 delle
ore 20, per esempio, trenta secondi di pubblicità valgono tra i 62 mila
e gli 83 mila euro, mentre al Tg2 delle 20,30 i prezzi si
dimezzano: dai 23 ai 30 mila euro. PerRai 3, invece, i programmi più
preziosi sono Che tempo che fa e Ballarò. Che condividono il
listino tra i 62 mila e i 72 mila euro a spot. Più sotto Report (56-66
mila) e Chi l’ha visto (tra i 49 e i 58 mila euro).
Apprezzato il Tg5 delle
20, su Canale 5, con un listino da 68- 90.600 euro a spot. Ci sono
poi gli investimenti sicuri di Striscia la notizia (79.500-82.600
euro per trenta secondi di pubblicità) o di Italia’s got talent (83-
100.900 euro). Su Italia 1 Le Iene riescono a spuntare fino a 48
mila euro per spot, mentre su Rete 4 è la serie The Mentalist a
essere valutata fino a 21 mila euro a spot, davanti a Quarto Grado (20.600) e
Quinta colonna (12.800). Publitalia, peraltro, prevede uno sconto
del 10% sulle tariffe dal 1° al 7 settembre.

La concessionaria Sky
Pubblicità pubblica ancora le vecchie tariffe, scadute lo scorso 30
marzo. Ma nei listini successivi i prezzi non saranno variati molto. Nella
fascia oraria 19-24, quella più preziosa, il canale più costoso è Sky
Cinema 1: oltre 13 mila euro per uno spot da trenta secondi. Fox
Crime raggiunge quasi i 10 mila euro a spot, e SkyTg24 quasi
i 4 mila.
Esperti del settore assicurano però
che la crisi non vale solo per chi compra, e che dalle concessionarie di
pubblicità è possibile ottenere sconti che possono arrivare anche al 70-75%
della cifra iniziale.
Se comunque non si dispone di un
abile negoziatore con un buon portafoglio contatti e si ha un budget piuttosto
ristretto, è sempre possibile pianificare spot di 30 secondi ciascuno sulla prestigiosa Sky
Arte, al prezzo di soli 580 euro.
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